Un antichissimo #osservatorio #lunare – Il pozzo di Santa Cristina

In Sardegna vicino alla cittadina di Paulilatino, in provincia di Oristano, si trova un affascinante pozzo sacro formato da pietre perfettamente tagliate in un basalto grigio scuro-nero. 

Gli archeologi, come Giovanni Lilliu, datano il tutto intorno all’anno mille prima dell’era cristiana. Quindi età del bronzo e nella cultura nuragica, anche se ad Arnold Lebeuf, autore di un approfondito testo dal titolo “Il pozzo di Santa Cristina un osservatorio lunare” l’ultima definizione pare un poco eccessiva, perché si conoscono altri pozzi sacri dalle false cupole propriamente nuragici, costruiti secondo la stessa tecnica dei famosi nuraghi, ovvero in pietre non squadrate o solamente in modo grossolano.

Quando ci si trova per la prima volta di fronte a questo pozzo, anche se non si è architetti o archeologi, non si può non rimanere colpiti dalla sobria bellezza che è in grado di emanare. I filari di pietre sono lavorati ed allineati senza cemento o interstizio. 

Ogni pietra deve essere stata trattata e levigata singolarmente, ma non ci concentreremo sulle tecniche di costruzione, bensì sull’esplorazione del significato astronomico che poteva avere questa costruzione remota.

L’autore, per poter raccogliere tutti i dati nel suo testo, ha intrapreso a più riprese sopraluoghi in loco, analizzando prima, tutto quello che poteva essere stato scritto soprattutto sull’argomento archeoastronomico per poi effettuare direttamente delle misure in momenti e anni differenti, paragonando anche il pozzo con altri analoghi presenti nell’isola.

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Gabriella Bernardi

giornalista e scrittrice scientifica