STARLINK: siamo già a 180!

E’ da poco iniziato il 2020, e SpaceX è già l’operatore più grande avendo la costellazione satellitare attiva più estesa del mondo, con oltre 180 satelliti in orbita attorno al pianeta .
Per SpaceX è un semplice punto di partenza, infatti Starlink, l’ambizioso progetto per fornire funzionalità Internet a ogni centimetro del globo prevede di lanciare fino a 42.000 satelliti nel prossimo decennio.
Questo è circa 2 volte il numero di satelliti operativi attualmente nello spazio – e l‘impatto della nascente mega-costellazione è ancora da comprendere.

Il numero di oggetti orbitanti intorno al nostro pianeta (estratto da IEEE TRANSACTIONS ON INSTRUMENTATION AND MEASUREMENT
An In Situ Measurement System for Characterizing Orbital Debris
Michael A. Tsao, Hau T. Ngo, Member, IEEE, Robert D. Corsaro)


Nella storia dell’uomo, scaricare più che lanciare una grande quantità di prodotti, non è mai stato privo di conseguenze, ne è l’esempio della plastica con i suoi circa 8.5 miliardi di tonnellate prodotte partecipa ad inquinare la Terra.
Molti hanno espresso preoccupazione e la protesta maggiore è arrivata dagli astronomi che vedono Starlink come una minaccia all’osservazione del cielo.


I satelliti sono visibili nel cielo notturno, quindi ostacolare in modo significativo la capacità di ricerca da Terra. (vedi articolo precedente ).

L’International Astronomical Union (IAU) ha istituito un gruppo di lavoro dedicato che risponde direttamente all’Executive Committee. La sua “Chair”, è da tempo impegnata a discutere il problema con le compagnie private responsabili che si stanno dimostrando sensibili al problema.

Ma la discussione è oltremodo complicata, si tratta anche sotto il profilo del diritto internazionale dei voli orbitali per la telecomunicazione.

Per dare maggior forza istituzionale alla sua azione, IAU sta
organizzando in collaborazione con l’Ufficio dell’ONU per l’uso pacifico
dello spazio Committee on the Peaceful Uses of Outer Space (COPUOS, Vienna) una Conferenza sul tema con l’obiettivo di
stilare un documento (da approvare nall’Assemblea) al fine di
propone misure per mitigare ogni tipo di inquinamento del cielo di
rilevanza astronomica. La Conferenza si sarebbe dovuta tenere lo scorso novembre in Cile

Purtroppo a causa delle ben note vicende interne del paese sud americano la Conferenza è stata rimandata si terrà alle Canarie il prossimo
autunno.

La situazione è preoccupante, infatti è frequente nell’ ambito delle telecomunicazioni che le decisioni a livello giuridico internazionale recepiscano il diritto del privato del momento.
Nel caso specifico lo Starlink entrerà formalmente in servizio con la messa in orbita del suo 420 esimo satellite, tra poco più di due mesi, a questo punto i margini di trattativa potrebbero essere drasticamente ridotti.

Nel frattempo, le persone coinvolte nel monitoraggio dei satelliti sono preoccupate di come questi veicoli spaziali influenzeranno un ambiente spaziale già affollato. I detriti spaziali creano già una complessa rete di rotte spaziali di satelliti che si muovono a molte migliaia di kilometri all’ora. L’aggiunta di un così cospicuo numero di oggetti aumenta il rischio di collisione e potrebbe rendere il lancio nello spazio molto più difficile in futuro.